REVIEW - Notebook Frankenstein DPC - AMD X2

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cecofuli
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REVIEW - Notebook Frankenstein DPC - AMD X2

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REVIEW - NOTEBOOK FRANKENSTEIN DPC - AMD X2

CECOFULI

ing_legrenzi@hotmail.com

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DESCRIZIONE

Programmi di grafica 3D, di compositing ed di calcolo matematico. In questi ultimi anni l’evoluzione e la richiesta di potenza di calcolo è cresciuta di pari passo con quella messa a disponibile dai nuovi Personal Computer.
Computer che una volta al elaboravano al massimo qualche foglio di calcolo, ora si trovano di fronte richieste sempre più elevate. Questo si traduce in hardware sempre più potente, che necessita di componenti molto sofisticati. Se una i “cervelloni” occupavano enormi stanze,

Fig. 1 - Il Whirlwind
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ora invece bastano pochi centimetri quadrati per ottenere una enorme capacità di calcolo. Stiamo parlando dei notebook prodotti dalla DPC, Dynamic PC Srl, società italiana che dal 2004 si interessa nella produzione ed assemblaggio di notebook professionali. Il punto di di forza di questa azienda risiede nel offrire sistemi portatili assemblati secondo le precise richieste del cliente. In questo modo chiunque può “costruirsi” il suo portatile, decidendo esattamente “cosa metterci dentro”. Inoltre viene garantita, entro certi limiti, la possibilità di aggiornamenti di qualsiasi elemento interno, dalla CPU alla scheda grafica, dalla RAM agli Hard Disk. Questo sistema assicura una maggiore longevità della macchina stessa, garantendo una vita media superiore a quella dei notebook da ”grande magazzino”.

In questa recensione parleremo del notebook che in quest’ultimo anno ha occupato la posizione predominante all’interno della vetrina della DPC: la Workstation portabile Frankenstein AMD X2.

Fig. 2 - La workstation grafica Frankenstein.
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Arrivato il pacco, dove all’interno alloggia il notebook tra due protezioni il PVC morbido, si trova la piacevole sorpresa di una borsa in nylon nera, marchiata col logo DPC. Si tratta di una custodia a tracolla dalle medie dimensioni dove può trovare comodamente alloggiamento sia il notebook che l’alimentatore. Inoltre vi è una tasca porta documenti situata nella parte anteriore della borsa.

Una volta tolte tutte le protezioni ci si accorge subito della sensazione di robustezza e compattezza del Frankenstein. Io amo maneggiare oggetti massicce e questo portatile ne è l’essenza. La scocca superiore è rivestita quasi interamente in alluminio e al centro è ben visibile il logo del Frankenstein. E’ raffigurato in maniera stilizzata un piccolo Frankenstein color verde chiaro. Tale logo, sebbene divertent e ben fatto ( è gommoso al tatto), non risulta molto adatto in un ambiente lavorativo, dove forse risulterebbe più appropriato un marchio meno appariscente, nero o comunque non colorato. Sarebbe interessante poter scegliere magari fra più loghi.

Fig. 3 - La parte superiore della workstation grafica Frankenstein.
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Il portatile è fornito di ogni tipo di uscita ed ingresso. Per le specifiche vi rimando al sito, è inutile elencarle una ad una, quando sono già belle che pronte da leggere: Specifiche Frankenstein AMD Workstation
Riporterò invece le foto della macchina, sperando che possano dare una panoramica più ampia

Fig. 4 - Vista frontale.
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Il fronte è molto elegante e pulito. Spiccano i pulsanti di controllo del volume e le 2 delle 5 casse presenti nel sistema. Due delle tre rimanenti sono a lato della tastiera, mentre una, dedicata ai bassi è addirittura posizionata nella pancia del Frankenstein. Per la chiusura del monitor sono disponibili 2 levette in policarbonato dall’aspetto solido.

Fig. 5 - Vista laterale DX.
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Fig.6 - Vista laterale DX.
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Nella parte laterale destra sono presenti gli alloggiamenti per due lettori DVD. In questo caso ne era montato solo uno. Sia l’apertura che chiusura danno una sensazione di robustezza.

Fig.7 - Vista laterale SX.
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Nel lato sinistro, invece, sono localizzati molti degli ingressi e uscite che il portatile offre. A protezione dei lettori di schede di memoria è posizionato un tappo in gomma abbastanza comodo Bisogna però fare attenzione a non dimenticarselo in giro, perché non è in alcun modo fissato al notebook.
Anche se in questa foto non è visibile, nella parte sottostante al lettore di memory card è presente l’uscita del dissipatore della scheda grafica. A causa del calore prodotto dalle scheda grafica nella zona anteriore sinistra è sempre presente un continuo flusso d’aria calda che, nel caso di utenti mancini, potrebbe dare un leggero fastidio . Una semplice soluzione è quella di allontanare di una decina di cm il polso dal portatile.

Fig.8 - Vista Posteriore.
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Nella parte posteriore spicca l’enorme dissipatore in rame, oltre che a tutti gli ingressi o uscite rimanenti. Anche in questo, per coprire alcune uscite, è presente un tappino in gomma, molto simile a quello che chiude il lettore di schede

Fig.9 - Vista inferiore
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La parte meno visibile del portatile è forse la più importante. Dalla pancia del notebook è possibile accedere a tutte le componenti della macchina, semplicemente svitando piccole viti a croce. Nella parte centrale, coperta da una protezione a stella è possibile vedere una delle 5 casse acustiche

Fig.10 - Vista inferiore con i pannelli di chiusura aperti.
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Fig.11 - Vista inferiore delle componenti del PC.

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Le parti rimovibili sono veramente facili da raggiungere. In meno di 10 min. ho svitato tutti i coperchi. Ciò a permesso di poter raggiungere le parti vitali della macchina.
  1. CPU e sistema di raffreddamento in rame
  2. RAM
  3. Dischi fissi
  4. Scheda grafica
Fig.12 - Scheda video e ventola di raffreddamento.
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Fig.13 - CPU con sistema di raffreddamento.
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Fig.14 - Notebook acceso. Sul display frontale compare l’ora e i dati dei CD audio eventualmente inseriti.
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L’avvio del PC è avvenuto molto velocemente e la prima cosa che balza all’occhio il monitor.

E’ la prima volta che osservo un monitor 17 pollici con una risoluzione così elevata (1920x1200) e devo dire che lavorarci non è molto piacevole. Le icone dei programmi diventano a volte veramente troppo piccole e per un monitor così, una definizione così alta, è, a livello lavorativo e professionale, sconsigliata. Io mi so trovato bene a lavorare ad una risoluzione di 1680x1050 (forse sono io cecato...), anche se non era la risoluzione nativa del monitor e questo ha creato problemi, tipo caratteri leggermente sfuocati. Da segnalare l’ampio angolo di visione del monitor, che permette di osservarlo in maniera nitida anche da posizioni molto defilate

Quando il PC non è sotto sforzo la rumorosità è molto bassa. Si sente un leggero ronzio, ma nulla di particolarmente fastidioso. Sotto sforzo, invece, il rumore aumenta e se, assieme alla CPU, si fa lavorare anche la GPU, le ventole iniziano a funzionare ad elevate velocità. Ma devo dire che anche in questo caso il rumore è sempre ad un livello molto basso rispetto a ciò che mi sarei aspettato. Inoltre il PC è ben rialzato da terra, grazie alla presenza di gommini che creano lo spazio necessario per il giusto ricambio d’aria.

La tastiera l’ho trovata molto robusta e i tasti sono morbidi alla pressione. I pulsanti del touchpad invece, danno una strana sensazione alla pressione. Utilizzandoli emettono un rumore un po’ “plasticoso”, non un bel “click” secco. Ma questo non influenza in alcun l’usabilità che rimane nei livelli standard.

Anche se poco visibili, ai lati della tastiera sono presenti le ultime 2 casse. Devo ammettere che, grazie a questo sistema audio, vedere un DVD su questo sistema è una grande esperienza! :D.

TEST

La macchina che ho testato possiede le seguenti caratteristiche:

Frankenstein AMD workstation display 1920x1200 : PREZZO 3. 360 euro IVA inc.
[*]AMD X2 4400+
[*]2GB ram
[*]2 hd in Raid Stripe 80gb 5200
[*]VGA GF Quadro FX1400 256mb Pci Express
[*]DVD Dual Layer
[*]Modulo interno BT + Wifi 54mbit
[*]Windows 32bit[/i]

Beh, non c’è molto da commentare. Sono tutte componenti di ottima qualità. Come già detto,questa macchina è stata il top nell’anno appena trascorso. Sia la CPU che la scheda video sono di una generazione indietro rispetto agli standard attuali, ma hanno ancora lo stesso molto da dire.
In particolare la scheda grafica è la versione Quadro della Nvidia fx 6800 GS. Le sue frequenza di funzionamento sono 330 Mhz per la GPU e 1000 Ghz per me memorie. Installando Rivatuner si ottengono le seguenti informazioni: NV42, A1 8 pp, 5vp, 256MB Ram DD3
La CPU invece è l’ormai famoso processore AMD, 4400 X2, funzionante alla frequenza di 2.2 Ghz.

Come possiamo spremere tutta la sua potenza? Effettuerò molti test prevalentemente all’interno di uno degli applicativi 3d più famosi al mondo, ovvero 3ds max 8, mettendo a confronto il Frankenstein con un Pavillon zd8000, utilizzando poi anche programmi non legati al software di casa AutoDesk.


Il “rivale”, se così lo possiamo chiamare, visto le caratteristiche non proprio di ultima generazione, è il:

Pavillon zd8000 PREZZO: 1.300 euro IVA inc.
[*]P4 3.2 HT
[*]1 GB ram
[*]1 HD 80 gbb 4200
[*]BGA ATI x600 256 mb[/i]

L’utilizzo di questo notebook ha come scopo quello di avere un sistema di riferimento col quale poter fare dei paragoni.


I test che effettuerò sono 5 e più precisamente:

1. Test WIRE CAD
2. Test WIRE, SHDE, WIRE+SHADE GIRAFFA
3. Test RENDERING Cornel Box
4. SPECapc for 3ds max 8
5. SPECViewperf 9

Molti di voi che ci seguono da un po’ riconosceranno alcuni di questi test. Per chi invece ne fosse completamente all’oscuro fornirò comunque una breve descrizione.




1.TEST WIRE CAD

Questo test prevede l’importazione di un disegno CAD bidimensionale all’interno di 3ds max 8. E’ stata poi creata una camera in posizione zenitale alla pianta 2D, successivamente animata.

Fig.15 - Pianta CD.
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Si sono infine registrati i frame per second (fps) che 3ds max riusciva a generare.

Fig.16 - risultati del test CAD.
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Si può osservare come la Quadro FX 1400 svetti su tutti, con fps veramente elevati. In OpenGL la x600 si fa valere, ma in DirectX offre prestazioni molto scarse.



2.TEST WIRE, SHDE, WIRE+SHADE GIRAFFA

Anche questo test vede come protagonista la scheda video. Si tratta si una semplice animazione dove una telecamera orbita attorno ad un modello Poly di 600.000 triangoli

Fig.17 - Vista panoramica della scena oggetto del test.
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Fig.18 - Vista del modello in shade.
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Fig.19 - Vista del modello in wire.
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Anche qui si registrano i fps generati da 3ds max. I risultati sono i seguenti:

Fig.20 - Risultati del test.
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Fig.21-22 - Grafici del test.
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Si può osservare come in questo specifico caso, le DirectX superino di un piccolo margine le prestazioni in OpenGL e come la X600 la spunti rispetto alla Quadro FX 1400.
Un particolare approfondimento va fatto sulle DirectX. In 3ds max vi è la possibilità, utilizzando questi driver, di “immagazzinare”, ovvero mettere in chache, i dati relativi alla viewport. Grazie a questo particolare stratagemma, le viste in shade traggono enorme beneficio. Ciò è possibile attivando le due opzioni Cache D3D e Use Triangle Strips. C’è da dire però che, utilizzando queste features, la risposta ai comandi risulta molto scomoda, in quando la scheda grafica ha bisogno di un certo lasso di tempo durante il quale deve mettere in memoria i dati. Questo si traduce in un ritardo ( o freeze) alla richiesta di modifica della posizione della vist. Il che rende praticamente inutilizzabile tali opzioni per modelli di una certa complessità, dove questo ritardo può superare i 2 secondi. Per questo motivo i dati delle tabelle si riferiranno sempre a test effettuati con chache disabilitata. Nel caso di attivazione della sola opzione Use Triangle Strips l’usabilità di 3ds max è comunque buona e che i momenti di freeze non sono poi così intollerabili. Ciò significa un enorme guadagno in modalità shade, che permette di passare da 4 fps a ben 20 sul Frankeinstein.




3.TEST RENDERING CORNEL BOX

In questo test verrà messo a dura prova la CPU. Si tratta di una renderizzazione di una scena di una certa complessità. Minore sarà il tempo di rendering e maggiore è la performance. Tale test è stato effettuato utilizzando 3ds max 8 e e VRay v1.47.03

Fig.23 - Schermata della schena all’interno di 3ds max.
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Fig.24 – Renderizzazione.
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Fig.25 – Renderizzazione.
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Il P4 3.2 HT montato sul Papillon funziona ad una frequenza di 3.2 Ghz, mentre l’X2 a 2.2 Ghz. Grazie alla presenza di due CPU all’interno di un colo Chip, l’X2 è il doppio più veloce del P4, in che lo render un eccellente processore per questo tipo di elaborazione. L’elaborazione in rendering è un task che sfrutta solamente la CPU e il Frankenstein ne possiede una di ottima qualità. Non c’è quindi nulla da dire. La potenza dell’X2 rispetto al P4 è indiscutibile.

4. SPECapc FOR 3ds MAX 8

Queste serie di test professionali è stata creata appositamente da un equipe The Standard Performance Evaluation Corporation (SPEC), con lo scopo di poter ottenere dei risultati il più possibile corretti e che rispecchiassero la potenza hardware in software di grafica professionali. Nello specifico è stato creato un pacchetto, denominato SPECapc for 3ds max 8 che effettua svariati test, mettendo alla prova sia la CPU che la scheda grafica.

Fig.26 - Test realizzati all’interno di 3ds max
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Come si può vedere i test spaziano da viste wireframe a viste shade, in un'unica vista o con viewport suddivisa in 4, test di rendering e test di illuminazione hardware in real time. I test barrati sono disponibili solo in modalità DirectX e per questo motivo non sono stati presi in considerazione.

Fig.27 - Alcuni screenshot presi direttamente durante l’esecuzione dei test.
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I risultati sono i seguenti:

Fig.28 - Risultati del test.
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Di seguito verranno mostrate i risultati di ogni test per i singoli driver.

Fig.29 - Risultati del test per le DirecX.
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Prenderemo in esame solamente le DirectX senza nessun tipo di chache. In questo test è migliore il Frankenstein, ma è lecito chiedersi se il suo vantaggio non sia dovuto esclusivamente alla CPU. Infatti si può notare come la X600, dove il carico della CPU non è così importante, in modalità DirectX dia del filo da torcere alla Quadro FX. C’è da dire che questa è una scheda professionale e che da il suo meglio in quegli applicativi che utilizzano le OpenGL e che sono ottimizzati per questo. Un vantaggio abbastanza evidente lo si può riscontrare sulle luci in Hardware, dove la Quadro , anche in DirectX, sia notevolmente superiore alla X600.

Fig.30 - Risultati del test per le OpenGL.
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Utilizzando le OpenGL il divario tra le due macchine scende, ma ne guadagna comunque l’intero test. Il miglioramento più importante lo si rileva nella X600, circa 1600 punti, mentre sul Frankenstein il miglioramento si attesta attorno a 400 punti.

Nelle impostazioni dei driver OpenGL vi è un’opzione chiamata Use Wireframe Face, che permette di sfruttare al meglio quelle schede possiedono tale features. Ormai quasi tutte le schede di ultima generazione hanno questa caratteristica. Un appunto va fatta sulla X600, la quale non permetteva l’abilitazione dell’opzione Allow Dual Plane, che rimaneva oscurata. La Quadro FX 1400, ovviamente, ne permette l’abilitazione. Per la spiegazione di queste opzioni riferirsi alla guida di 3ds max 8.

Fig.31 - Risultati del test per le OpenGL.
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Mettendo a paragone 3ds max 8 utilizzato in modalità MAXtreme e OpenGL si può vedere come si possano guadagnare ancora ulteriori punti. E i guadagni in certe situazioni, sono veramente elevati:


. 4 view SmoothShade = + 270 %
. 1 view SmoothShade = + 971 %
. Xray Obj = + 508 %
. Opacity performance = + 925 %

Altre situazioni in cui le OpenGL offrono maggiori performance


. 1 view wireframe = - 40%
. Subobject vertices = - 75%
. Modify Object = - 60 %
. Softbody Object = - 75 %

Come si può vedere, all’interno di 3ds max, non in tutti i settori i driver MAXtreme offrono le maggiori performance. In media però i benefici sono di lunga maggiori rispetto alla perdita di prestazione. Tutto dipende da come i vari programmatori software hanno sviluppato il supporto OpenGL all’interno dei propri software.


5.SPECViewperf 9

Queste serie di test, secondo me tra i più “veritieri” tra tutti quelli da me effettuati, è stata creata con lo scopo di testare schede video professionali. Se nei precedenti esempi i test venivano effettuati esclusivamente all’interno di 3ds max 8, questi sono di tipo autoesecutivi, nel senso che non c’è bisogno di nessun software, ma basta semplicemente avviare il test e il tutto viene realizzato automaticamente. Praticamente questo test apre dei file di 3ds max, Maya, Catia Pro-e ecc.. in una sua finestra, opportunamente dimensionata.

Fig.32 - Alcuni screenshot del test SPECViewperf 9.
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In questo caso il risultato viene espresso in fps che il sistema riesce a generare. Quindi, valori elevati significano prestazioni migliori.

Fig.33 - Risultati del test.
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I risultati in questo caso sono nettamente a favore del Frankenstein. In quasi tutti i test le prestazioni raggiungono quasi il doppio, se non addirittura vengono più che raddoppiate. In un solo caso, ovvero Pro-e, il guadagno nell’utilizzo della quadro risulta molto basso.


CONCLUSIONI

Il DPC Frankenstein è una macchina molto robusta, capiente e grazie alla possibilità di montare 2 lettori DVD, 2 HD assicura un'ottima dotazione e una buona longevità. Le 5 casse, il monitor 17 pollici wide-screen ad alta definizione e opzionalmente il modulo Tv e Web-Cam permettono un'’esperienza multimediale di elevato coinvolgimento e di qualità eccezionale. Ovviamente tutto questo crea problemi alla trasportabilità che, assieme all'alimentatore, portano il peso del notebook sopra i 6.5 Kg.

Il processore, un AMD x2 4400 permette di utilizzare la macchina per scopi professionali, come rendering di elevata complessità, risultando un ottimo strumento di lavoro.

La scheda grafica da il meglio di se in ambito OpenGL e se accompagnato da software che ne sa sfruttare a pieno le potenzialità, può dare ottime soddisfazioni.

La silenziosità è ottima, anche sotto sforzo, e il surriscaldamento della tastiera, o comunque della parte superiore è nella media, sopratutto pensando alle sue componenti interne (anzi, il P4 del pavillon scalda molto di più). La zona più calda, ma non certamente eccessiva, rimane quella a sinistra, sopra la GPU.

Sicuramente questa macchina, nata nel febbraio 2006, monta il miglior chip desktop AMD disponibile sul mercato. E' vero che l'AMD ha prodotto una serie di CPU specificatamente pensate per i notebook, ma quest'ultimi processori possiedono prestazioni considerevolmente inferiori a quelli per PC. E ritrovare tutta la potenza disponibile fino a poco tempo fa solo su computer desktop anche in un notebook, risulta veramente molto comodo.

Non dimentichiamoci che una delle caratteristiche di pregio di queste macchine risiede nella possibilità di effettuare upgrade di qualsiasi componente, dalla CPU alla scheda grafica, dagli Hard disk, lettori DVD alla RAM. In questo caso sarebbe addirittura possibile montare una CPU Athlon 64 FX-60 .


Ciao a tutti! :D

cecofuli

2008 © Francesco Legrenzi

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